USA2024: SFIDA A COLPI DI BUDGET

La proposta di Biden per l’anno fiscale 2025 non passerà, ma è un manifesto economico da puntare contro Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali di novembre.

Detto fatto: come anticipato nel discorso sullo Stato dell’Unione Joe Biden ha presentato la sua proposta per il budget federale dell’anno fiscale 2025. Un pacchetto di misure da 7.300 miliardi di dollari che punta a sostenere il reddito dei ceti medi e popolari e a stimolare la crescita, tassando i ricchi e le multinazionali. Il tutto con l’obiettivo di ridurre il debito pubblico, da tempo fuori controllo, di 3.000 miliardi in dieci anni. “La strategia economica del presidente – ha spiegato in un briefing con i media la responsabile budget per la Casa Bianca, Shalanda Young – è costruire l’economia partendo dal basso e dal mezzo”. Va detto che il pacchetto, ricco di misure ambiziose,non ha praticamente nessuna chance di passare al Congresso, dove la Camera dei Rappresentanti è in mano ai Repubblicani, che ancora tengono in ostaggio la legge di bilancio per l’anno in corso, ma è di fatto un manifesto economico che segnala le priorità del presidente se dovesse ottenere un secondo mandato e la maggioranza democratica a Capitol Hill. In pratica, nella nuova legge di bilancio, Biden propone di tassare gli enormi profitti di una ristretta minoranza per sostenere i bisogni del paese ‘reale’: famiglie, anziani, fasce medie e bisognosi. Sono loro i destinatari della misura e del disegno che il presidente ha in mente se a novembre gli elettori americani gli consegneranno altri quattro anni alla Casa Bianca.

Togliere ai ricchi per dare ai poveri?

Nello specifico, la finanziaria proposta da Biden prevede, per aumentare le entrate, di alzare la minimum tax per le corporation dal 15 al 21% e raddoppiare le imposte sui ricavi delle multinazionali con sede all’estero, portandole dal 10,5 al 21%. Quest’ultima misura punta a penalizzare chi apre stabilimenti all’estero a scapito del mercato del lavoro interno. Sul piano della spesa, invece, il piano introduce crediti d’imposta per le famiglie, nuovi investimenti per l’edilizia abitativa, più risorse per l’istruzione e per l’assistenza all’infanzia, aiuti per l’acquisto di medicinali e per le bollette, sostegno alle piccole imprese, rifinanziamento per le misure Medicare e Medicaid cioè l’assistenza medica per le fasce medie e deboli, gli anziani, le pensioni e l’assistenza per gli ex militari. Sul fronte della sicurezza, interna ed estera, Biden chiede 100 miliardi per finanziare interventi al confine per la crisi dei migranti e fondi per Israele e Ucraina, mentre un capitolo è dedicato anche alla lotta ai cambiamenti climatici: tre miliardi per il Green Climate Fund, otto in dieci anni per l’American Climate Corp, 11 per l’agenzia federale per la protezione dell’ambiente. Non moltissimo, sul totale di 7.300 miliardi, ma che segna, ancora una volta, una differenza radicale con Trump e i Repubblicani.  idurre il debito?

Ridurre il debito?

Presentando la sua proposta in New Hampshire, Biden ha spiegato di non essere contro la società e il sistema liberista. “Non sono contro le multinazionali”, ha detto. “Sono un capitalista, amico. Guadagna pure tutti i soldi che vuoi. Ma comincia a pagare la tua giusta quota di tasse”. Tuttavia, il suo piano propone circa 5mila miliardi di dollari di nuove tasse alle grandi società e ai più ricchi nell’arco di un decennio. Funzionari dell’amministrazione hanno spiegato che, secondo i loro piani, questi aumenti saranno equamente distribuiti tra le aziende e i redditi più alti della nazione, e che gli americani che guadagnano meno di 400mila dollari all’anno beneficeranno di tagli fiscali per un totale di 750 miliardi di dollari. “Siamo l’unica nazione che è emersa da ogni crisi in cui siamo entrati più forte di prima. Anche se la mia amministrazione ha visto grandi progressi sin dal primo giorno, c’è ancora del lavoro da fare. Il mio prossimo bilancio aiuterà a rendere reale questa promessa” ha affermato il presidente, il cui intento è di recuperare forza sulle questioni economiche con gli elettori che in un contesto di inflazione elevata continuano, nonostante i buoni indicatori economicia non premiarlo nei sondaggi.

Due budget opposti?

Come prevedibile, l’accoglienza della proposta di Biden da parte dei Repubblicani  al Congresso, è stata gelida. Lo speaker della Camera, Mike Johnson, ha attaccato “l’insaziabile appetito dei democratici per spese sconsiderate” e la loro mancanza di attenzione per “le responsabilità di bilancio”. Johnson ha anche definito il piano “una roadmap per il declino dell’America”. In effetti il piano spingerebbe il debito degli Stati Uniti oltre il 100% del Pil – un problema, considerato  che l’aumento del deficit  ha già portato l’agenzia di rating Fitch a togliere agli Stati Uniti il rating tripla A in agosto – ma prevede di risparmiare 3 miliardi di dollari in 10 anni attraverso un marcato aumento delle tasse. La scorsa settimana anche il partito conservatore aveva pubblicato la sua proposta di bilancio per il 2025: un programma radicalmente opposto a quello democratico in cui si punta al pareggio di bilancio entro la fine del decennio, ma estendendo al tempo stesso i tagli fiscali per le corporation e i contribuenti più ricchi. La proposta del GOP, inoltre, si basa su previsioni di crescita economica che – a detta gli analisti – sono ben al di sopra delle aspettative, insieme a tagli della spesa azzardati e spesso non motivati. Ed è proprio a questa contrapposizione che Biden punta per fare breccia tra gli elettori: mostrare al paese chi è che non vuole tagliare le tasse ai più ricchi, così da fare leva sullo scontento sociale e spuntare la propaganda di Trump. Il presidente ha già iniziato a descrivere quello con il suo predecessore come un duello tra due opposti. “Pensate davvero che le grandi aziende abbiano bisogno di un’altra agevolazione fiscale di 2mila miliardi di dollari?” ha chiesto Biden al pubblico in New Hampshire: “Perché è quello che lui vuole fare”.

Tratto da ISPI

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