Investire nella natura: la finanza sostenibile per salvare la biodiversità

La biodiversità del nostro Pianeta si trova oggi in condizioni critiche: agricoltura intensiva, espansione urbana, inquinamento, cambiamento climatico e altri fattori stanno causando l’estinzione di numerose specie e la riduzione delle aree naturali, mettendo a rischio il delicato equilibrio dell’ecosistema globale. Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente (Eea), a livello europeo l’81% degli habitat si trova in un cattivo stato di conservazione. 

Tuttavia, il ripristino della natura è essenziale: un ecosistema sano è alla base del benessere di tutte le specie, compresa quella umana, così come delle attività economiche. Oltre la metà del Pil globale, infatti, dipende dalle risorse e dai servizi forniti dagli ecosistemi. 

I decisori politici hanno messo in campo alcune importanti azioni concrete. A fine 2022, i leader di 190 Paesi riuniti a Montreal per la XV Cop della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica si sono dati l’obiettivo di proteggere entro il 2030 almeno il 30% delle terre, degli oceani e delle zone costiere e delle acque della Terra, arrestando la perdita di biodiversità. La Commissione europea si è attivata con diverse misure molto rilevanti, contenute in una specifica Strategia sulla biodiversità. 

Nell’impegno per la protezione dell’ambiente naturalela finanza sostenibile svolge un ruolo chiave. Secondo il più recente report Esma (l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), il settore finanziario è tra quelli più esposti alle conseguenze della perdita di biodiversità, ma al tempo stesso rappresenta uno degli attori fondamentali che possono contribuire a preservarla. La stretta connessione tra finanza sostenibile ed economia reale fa sì che le scelte di investimento Esg e il dialogo con le società investite producano impatti positivi in termini di protezione della biodiversità, orientando i capitali verso le imprese impegnate su questo fronte con azioni concrete e una roadmap chiara e trasparente.

Gli investimenti legati alla biodiversità, pur avendo ancora ampi spazi di crescita, stanno registrando un aumento significativo: negli ultimi due anni, i fondi domiciliati in Europa connessi al tema della biodiversità hanno raggiunto una raccolta complessiva pari a 854 milioni di euro. Di pari passo, sta emergendo un numero sempre maggiore di prodotti finanziari legati alla protezione degli ecosistemi, segno di un interesse crescente degli investitori. 

Il Forum per la finanza sostenibile si conferma in prima linea su questo fronte: la nostra Associazione è infatti tra i co-organizzatori, insieme a Commissione europea, European Business and Biodiversity Platform, Etifor e Regione Lombardia, dello European Business and Nature Summit 2023, la principale conferenza dedicata alla creazione di modelli di business sostenibili che abbiano al centro la biodiversità, in programma l’11 e 12 ottobre a Milano. L’iniziativa punta a favorire il dialogo tra istituzioni comunitarie, imprese e investitori responsabili per favorire un ruolo attivo dei diversi attori nella costruzione di una società a impatto positivo sulla natura.

di Francesco Bicciato, Executive Director Forum per la finanza sostenibile.

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