Accadde oggi, 28 aprile 1986: l’Unione Sovietica annuncia il disastro di Černobyl

Veduta della citta’ di Solnechny abbandonata dopo il disastro di Chernobyl. ANSA / VICTOR DRACHEV

I primi a rilevare delle anomalie furono i sensori della centrale di Forsmark in Svezia, che il 28 aprile registrarono insoliti ed elevatissimi livelli di radioattività. Subito scattarono i controlli, che diedero però un risultato che lasciò tutti sorpresi: quelle radiazioni non venivano dalla centrale, tantomeno dal suolo scandinavo, né da altri paesi europei che pure registravano alti livelli di radiazioni. Bisognava guardare oltre, verso l’Unione sovietica, suggerirono gli esperti svedesi. Non si concluse neanche la giornata che la conferma ai sospetti scandinavi arrivò direttamente dalla Tass, l’agenzia di stampa sovietica: “Il danneggiamento di un reattore ha provocato oggi un incidente nella centrale nucleare di Chernobyl, nella regione di Kiev, in Ucraina. Si sta dando aiuto a coloro che sono stati colpiti”.

Mentre l’Unione sovietica cercava di mantenere il segreto, in Ucraina però la paura aveva già innescato la corsa ai ripari. Il primo passo fu l’evacuazione del vicino villaggio di Pripyat, costruito per dare alloggio proprio ai lavoratori della centrale. Giochi, foto, ricordi di famiglia furono abbandonati nelle case, nel disperato tentativo degli abitanti di mettersi in fuga, anche se all’inizio la portata del disastro non fu chiara per tutti. Si racconta infatti che alcuni si attardarono a lasciare le proprie case, soffermandosi ad ammirare quel rogo da cui si innalzava la nube radioattiva. E ancora più lenta ancora fu l’evacuazione di Chernobyl, che prese il via solo il 2 maggio.

Tratto da wired.it

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