Accadde oggi, 10 aprile 1998: Viene firmato a Belfast il Belfast Agreement, noto anche come Accordo del Venerdì Santo (Good Friday Agreement)

L’Accordo del Venerdì Santo (The Good Friday Agreement, in inglese), noto anche come Accordo di Belfast, è stato firmato il 10 aprile 1998 da Tony Blair (Primo Ministro inglese), da Bertie Ahern (Primo Ministro irlandese) e da alcuni segretari di partito irlandesi. È composto da due intese strettamente correlate, l’Accordo britannico-irlandese e l’Accordo multipartitico. Ha portato all’istituzione di un sistema di governo devoluto e alla creazione di molte nuove istituzioni come l’Assemblea (Parlamento) e l’Esecutivo dell’Irlanda del Nord, il Consiglio ministeriale Nord-Sud e il Consiglio britannico-irlandese.

L’Accordo del Venerdì Santo è stato approvato da un referendum tenuto sia nella Repubblica d’Irlanda che in Irlanda del Nord il 22 maggio 1998. Agli elettori dell’Irlanda del Nord è stato chiesto di approvare l’Accordo multipartitico, mentre agli elettori irlandesi è stato domandato di approvare sia l’Accordo multipartitico che alcune modifiche costituzionali a seguito dell’Accordo britannico-irlandese.

L’accordo britannico-irlandese

L’Accordo britannico-irlandese è un accordo tra i governi di Londra e di Dublino. L’intesa è impegnata a creare le varie istituzioni previste dall’Accordo multipartitico. Inoltre, stabilisce la posizione concordata di entrambi i governi sullo status attuale e futuro dell’Irlanda del Nord.

Secondo i termini dell’Accordo britannico-irlandese entrambi i governi:

  • riconoscono la legittimità di qualsiasi scelta fatta dalla popolazione dell’Irlanda del Nord se continuare a far parte del Regno Unito (UK) o diventare parte di un’Irlanda unita (principio di autodeterminazione);
  • riconoscono che spetta ai cittadini dell’intera isola d’Irlanda accettare un’Irlanda unita solo se questo è il desiderio della maggioranza delle persone su entrambi i lati del confine irlandese;
  • riconoscono che, sebbene una parte consistente dell’Irlanda del Nord desideri un’Irlanda unita, la maggioranza della popolazione dell’Irlanda del Nord desidera rimanere parte del Regno Unito;
  • si impegnano a mettere in atto la legislazione necessaria se le condizioni per un’Irlanda unita fossero soddisfatte;
  • si impegnano a far sì che, a prescindere da qualsiasi scelta fatta dal popolo nordirlandese, il governo competente tratti tutti gli abitanti dell’Irlanda del Nord in modo uguale e imparziale e rispetti pienamente i diritti civili e politici e le tradizioni sociali e culturali di entrambe le comunità (di cattolici e protestanti);
  • riconoscono il diritto di tutte le persone nate in Irlanda del Nord di identificarsi come irlandesi o britannici, o entrambi, e di possedere sia la cittadinanza irlandese che quella britannica se lo desiderano. Questo diritto deve continuare a sussistere indipendentemente da qualsiasi cambiamento nello status dell’Irlanda del Nord.

L’Accordo del Venerdì Santo in Irlanda ha richiesto modifiche alla Costituzione irlandese e alla legislazione britannica.

Prima dell’Accordo, la Costituzione irlandese manteneva una rivendicazione territoriale sull’Irlanda del Nord. Le nuove disposizioni approvate dal referendum stabiliscono che, pur essendo la ferma volontà della nazione irlandese di unire l’isola, tali cambiamenti possono essere apportati solo con il consenso della maggioranza dei cittadini, democraticamente espresso, in entrambe le giurisdizioni dell’isola. Sono state apportate modifiche anche per riflettere i diritti di cittadinanza di tutti i nati in Irlanda del Nord, come stabilito nell’Accordo.

Il governo britannico, attraverso la legge Northern Ireland Act del 1998, ha sancito il principio dell’autodeterminazione nella legislazione e ha anche abrogato la legge Government of Ireland Act del 1920, che inizialmente aveva diviso l’isola d’Irlanda. Un referendum sull’Irlanda unita deve essere indetto dal Segretario di Stato per l’Irlanda del Nord quando appare probabile che la maggioranza della popolazione voti a favore di un’Irlanda unita. Se il referendum viene sconfitto, devono passare almeno 7 anni prima che possa essere indetto un nuovo referendum.

Tratto da irlandaperitaliani.it

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